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MEDITERRANEA

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Participating countries and organisations:

Africa
All AU members, the RASD, + Morocco

Europe
Germany, Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Denmark, Spain, Estonia, Finland, France, Greece, Hungary, Ireland, Iceland, Italy, Latria, Lithuania, Luxembourg, Malta, Norway, Netherlands, Poland, Portugal, Czech Republic, Romania, United Kingdom, Slovakia, Slovenia, Sweden, Switzerland, European Commission.

Observers (regional organisations and institutions)
• Secretariat of the Arab Maghreb Union (AMU)
• International Organization for Migration (IOM)
• International Labor Office (ILO)
• International Centre for Migration Policy Development (ICMPD)
• United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR)
• United Nations Development Program (UNDP)
• The World Bank
• The African Bank of the Development (ADB)
• The executive secretariat of the CEN-SAD
(CEN-SAD = Communauté des Etats Sahélo-Sahariens)
• The executive secretariat of CEDEAO
(CEDEAO = La Communauté Economique des Etats de l'Afrique de l'Ouest)
• The executive secretariat of the CEMAC
(CEMAC = Communauté Économique et Monétaire de l'Afrique Centrale)
• Presidency of the African Union (AU)
• Special Representative of the UN S.G. on Migration
• The Organization for Safety and Co-operation in Europe (OSCE)
• General Secretariat of the Council of Arab Ministers of Interior
• General Secretariat of the European Union Council
• United Nations Organization against Drugs and Crime (UNODC)
• United Nations Industrial and Development Organization (UNIDO)
• African Union Commission
• Global Commission on International Migration (GCIM)

We/Presidency have also asked these to be added:
• International Federation of the Red Cross and Red Crescent Societies
• CONCORD European NGO Confederation for Relief and Development
• ECRE European Council on Refugees and Exiles
• World Bank
• ACP Secretariat
• European Parliament
• Peter Sutherland, UN Special Representative for Migration
• Commonwealth Secretariat
• International Centre for Migration Policy Development (ICMPD)
• African Foundation for Development
 




INCONTRO TRA L'UE E I PAESI DEL CONTINENTE AFRICANO A TRIPOLI PER LANCIARE UN PARTENARIATO SULLA MIGRAZIONE E LO SVILUPPO

Il 22 e 23 novembre si terrà a Tripoli la prima conferenza ministeriale sulla migrazione e lo sviluppo tra l'Unione europea e tutti i paesi del continente africano. Sarà l'occasione per l'Europa e l'Africa di lavorare fianco a fianco in un clima di cooperazione reciproca e di responsabilità condivisa per una gestione più efficace della migrazione che vada a vantaggio di entrambe le parti. La conferenza di Tripoli si inquadra nella strategia globale dell'Unione in materia di migrazione volta a conciliare gli interessi e le priorità dei paesi di origine, di transito e di destinazione, nonché dei migranti stessi, incentivando partenariati con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali e inglobando le differenti tematiche connesse, quali il buon governo, i diritti umani e le politiche di sviluppo. Alla conferenza parteciperanno il vicepresidente Frattini, commissario responsabile per la giustizia, la libertà e la sicurezza, e il commissario Louis Michel, responsabile della politica di sviluppo e degli aiuti umanitari.

Antefatto

In seguito ai fatti di Ceuta e Melilla del settembre 2005, i capi di Stato e di governo, riunitisi a Hampton Court, hanno discusso le sfide dalla migrazione riconoscendo in conclusione la necessità urgente di maggiori interventi, sia a livello degli Stati membri che nell'ambito di partenariati tra l'UE e i paesi di origine e di transito, in particolare dell'Africa settentrionale e subsahariana.
In risposta, il 30 novembre 2005 la Commissione ha pubblicato la comunicazione dal titolo Priorità d’azione per rispondere alle sfide dell’immigrazione che definisce una strategia globale in materia e individua una serie di interventi immediati di ordine pratico da intraprendere in partenariato con i paesi di origine e di transito.
Sulla base della comunicazione della Commissione, il Consiglio europeo ha adottato, nelle conclusioni del 16 dicembre 2005, un Approccio globale in materia di migrazione: Azioni prioritarie incentrate sull'Africa e il Mediterraneo, sollecitando entro un anno una relazione della Commissione sui progressi compiuti nel settore. In risposta, la Commissione pubblicherà il 30 novembre una nuova comunicazione che precisa in allegato le azioni fin qui intraprese.
Le conclusioni del Consiglio del 2005 elencano una serie di interventi da attuare nel 2006 e definiscono un programma ambizioso di azioni prioritarie in tre settori: potenziamento della cooperazione e dell'operato degli Stati membri, cooperazione con i principali paesi d’origine in Africa e cooperazione con i paesi vicini dell'area mediterranea.
Tra le azioni prioritarie figura una conferenza ministeriale UE-Africa sulla migrazione e lo sviluppo (che copra l'intero continente africano). Nel dicembre del 2005, in occasione dell'incontro della troika ministeriale UE-Africa di Bamako, è stato deciso l'avvio di un dialogo sulla migrazione secondo un approccio globale che abbracci temi connessi alla coesione sociale, all'integrazione economica e allo sviluppo. Nella stessa occasione, è stata decisa l'organizzazione di una conferenza ministeriale congiunta nel 2006 in materia di migrazione, che la Libia si è offerta di ospitare.
Nell'aprile 2006, in occasione di una riunione di esperti tenutasi ad Algeri, l'Unione africana (UA) ha definito una posizione comune in materia di migrazione e sviluppo in vista della conferenza ministeriale, posizione sottoscritta dal vertice UA del 1° e 2 luglio a Banjul.
In occasione del 7° incontro della troika ministeriale UE-Africa di Brazzaville del 10 ottobre 2006, è stata accettata l'offerta della Libia di ospitare la conferenza ministeriale UE-Africa sulla migrazione e lo sviluppo da tenersi il 22 e 23 novembre a Tripoli. I ministri hanno inoltre deciso che in tale occasione sarà elaborata una dichiarazione congiunta Africa-UE incentrata su un approccio sostanziale, mirata all'azione e provvista di un meccanismo di controllo adeguato. La dichiarazione dovrà riguardare l'intera gamma di questioni connesse alla migrazione, in particolare la migrazione legale e illegale, il rapporto tra migrazione e sviluppo, la protezione dei rifugiati, e abbracciare problematiche più vaste quali la pace, la sicurezza e i diritti umani. In occasione della conferenza verrà inoltre adottato il piano d’azione di Ouagadougou per combattere la tratta degli esseri umani, in particolare di donne e bambini.
Rispetto alla conferenza ministeriale di Rabat sulla migrazione e lo sviluppo tenutasi a luglio, la conferenza di Tripoli ha una portata più ampia. La conferenza di Rabat, che vedeva riuniti gli Stati membri comunitari e un certo numero di paesi di origine e di transito dell'Africa settentrionale, occidentale e centrale, era intesa ad individuare azioni congiunte in tema di migrazione lungo rotte specifiche. Improntata anch'essa ad un approccio globale, la conferenza di Rabat ha dato centralità a temi quali migrazione e sviluppo, migrazione legale, lotta alla migrazione illegale e tratta degli esseri umani.

a cura di Clara Salpietro