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MEDITERRANEA

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I progetti di Euromed Heritage II sono:
Delta: Pianificazione regionale integrata per la conservazione e la gestione del patrimonio;
Prodecom: Sostegno e formazione per le tradizionali tecniche artigianali del Mediterraneo;
Filières Innovantes: Promozione di piccoli produttori di prodotti agro-alimentari e artigianali;
La Navigation du Savoir: Conservazione e promozione del patrimonio marittimo del Mediterraneo;
Mediterranean Voices: Cultura orale e tradizioni degli insediamenti urbani cosmopoliti delle città mediterranee;
Medimuses: Ricerca e promozione della musica classica di epoca bizantina del sud-est del Mediterraneo;
Temper: Ricerca, promozione e sensibilizzazione alla conservazione del patrimonio preistorico del Mediterraneo;
Patrimoines Partagés: Conservazione dell’architettura urbana dell’Ottocento e del Novecento;
Ikonos: Apprendimento a distanza per la conservazione di manufatti, edifici e monumenti;
Unimed Cultural Heritage II: Creazione di un portale dedicato alla legislazione, alle offerte di formazione e alle migliori tecniche di restauro e gestione del patrimonio culturale;
Defence Systems in the Mediterranean Coasts: Valorizzazione delle fortificazioni (formazione/restauro) lungo le coste del Mediterraneo;
Discover Islamic Art: Creazione di un museo virtuale sull’arte islamica del Mediterraneo;
RehabiMed: Recupero dell’architettura tradizionale mediterranea;
Qantara: Patrimonio mediterraneo: rotte tra Oriente e Occidente;
Byzantium Early Islam: Approccio integrato multidisciplinare per una migliore conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale bizantino e islamico.





 

IL MEDITERRANEO E IL SUO PATRIMONIO

MEDITERRANEO - “Adotta il patrimonio culturale mediterraneo” è la nuova iniziativa del programma Euromed Heritage promossa per favorire il dialogo tra i promotori culturali dei paesi della costa sud del Mediterraneo e gli investitori internazionali interessati a finanziarne il restauro, la conservazione o la valorizzazione.
Il programma Euromed Heritage, che è uno degli strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea per intensificare il dialogo tra i Paesi Mediterranei, ha unito 400 partners dei 25 paesi dell’UE e i dieci paesi MEDA, che è lo strumento finanziario dell’Unione Europea a favore dei paesi mediterranei, che sono Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Siria, Autorità Palestinese, Tunisia e Turchia.
È una rete unica di università, musei, enti pubblici, associazioni culturali, organizzazioni non governative che lavorano insieme, superano gli estremismi e le roccaforti culturali e si scambiano esperienze e informazioni. Sono coinvolte 87 città da Aix en Provence, Albacete, Alessandria d’Egitto, Algeri, Amman, per finire con Valdemossa, la Valletta e Venezia.
Euromed Heritage, programma europeo del valore totale di 57 milioni di Euro (di cui 17 milioni nella fase precedente, 1998-2002) che mira a rafforzare la capacità dei paesi mediterranei a gestire e sviluppare il proprio patrimonio culturale, è oggi coordinato da Roma presso l’Istituto per il Catalogo e la Documentazione del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, che conferma così la sua vocazione euro-mediterranea, attraverso un’Unità di gestione e di supporto del programma (RMSU).
La prima riunione del Comitato Tecnico si era svolta l’11 aprile con la partecipazione di ICCROM, Aga Khan Trust for Culture, Ministero degli Affari Esteri, Ansa e Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La scadenza per la prima selezione dei progetti è stata fissata per il prossimo 11 giugno.
Sono già giunte proposte preliminari da parte di promotori marocchini, algerini e turchi e l’appoggio all’iniziativa da parte del World Heritage Center dell’Unesco. L’iniziativa riguarda il patrimonio culturale (monumenti, edifici e città storiche, siti archeologici, paesaggi culturali come pure sculture, dipinti, oggetti d’arte, manoscritti o strumenti di musica antica), situato in uno dei paesi mediterranei partner dell’Unione europea.
La proposta di una sinergia tra pubblico e privato, ha lo scopo di offrire un contributo strategico allo sviluppo economico e sociale.
MEDA è il meccanismo finanziario con il quale l’Unione Europea finanzia il Processo di Barcellona. Più dell’85% del bilancio (5,3 miliardi di euro tra il 2000 e il 2006) è stato allocato per programmi bilaterali concepiti per assistere i paesi del sud del Mediterraneo a superare il difficile momento di transizione verso una economia di mercato.
L’Unità per il Supporto e la Gestione Regionale (RMSU) è stata invece creata per il programma Euromed Heritage e risponde all’Ufficio di Cooperazione della Commissione Europea, EuropeAid. Il suo ruolo  è di assistere i partner e i paesi beneficiari per raggiungere gli obiettivi di ciascun progetto, assicurarne una coerente attuazione e promuovere la visibilità e lo scambio di informazioni e di risultati.
Le priorità del programma Euromed Heritage sono di mettere in luce il patrimonio culturale del Mediterraneo creando inventari che ne documentino i contenuti e la dimensione, promuovere scambi di esperienze e assistenza tecnica, e sostenere istituzioni e politiche per la salvaguardia del patrimonio. Inoltre creare le modalità per trasformare il patrimonio culturale in un catalizzatore di attività economiche, incluso il turismo, promuovere la conoscenza del patrimonio tra gli operatori pubblici e promozionali e creare un insieme di conoscenze tecniche nel settore del patrimonio mediterraneo, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie, e creare le opportunità di formazione per i mestieri e le attività legati al patrimonio culturale. 

Euromed Heritage I è iniziato nel 1998 con 21 progetti che miravano a valorizzare e conservare il patrimonio culturale tangibile e intangibile del Mediterraneo. Alcuni di questi avevano per oggetto i manufatti, i siti archeologici e gli edifici storici; altri le tradizioni popolari e la cultura immateriale. 

Euromed Heritage II è iniziato nel 2002 con 11 nuovi progetti e perseguendo gli stessi obiettivi Euromed Heritage III è iniziato nel 2004/05 e si concluderà nel 2007/08 con 4 ulteriori progetti.

Clara Salpietro