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L'UNIONE EUROPEA E' PER DIALOGARE SENZA ARMI
La Commissione europea continuerà a fra fronte ai bisogni primari del popolo palestinese


BRUXELLES (UE) – La Commissione europea ha annunciato un pacchetto di aiuti di oltre 120 milioni di euro per far fronte ai bisogni primari del popolo palestinese e favorire la stabilizzazione delle finanze dell'attuale governo di transizione. Per assicurare la fornitura continua e ininterrotta di servizi pubblici essenziali, come l’energia elettrica e l’acqua, saranno stanziati 40 milioni di euro. All’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) saranno assegnati 64 milioni di euro. Gli aiuti di emergenza permetteranno di alleviare le difficili condizioni in cui vivono le fasce più vulnerabili della popolazione in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Inoltre la Commissione europea sta premendo per lo sblocco di una parte del denaro fermo dal 2005 presso il fondo fiduciario per le riforme della Banca mondiale, in modo da aiutare il governo di transizione ad adempiere ai suoi obblighi, compreso il pagamento degli stipendi. Il pacchetto di aiuti è indipendente da qualsiasi decisione futura riguardo al sostegno alla prossima autorità palestinese, che sarà oggetto di valutazione alla luce dei principi enunciati nella dichiarazione del Quartetto (EU, USA, UN e Russia) del 30 gennaio scorso, una volta entrato in carica il nuovo governo.
Benita Ferrero-Waldner, Commissaria per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato, ha affermato che: "nessun altro donatore sta facendo tanto come noi che stiamo sostenendo il governo di interim durante questo periodo di transizione. Il pacchetto di 120 milioni di euro che presentiamo è un contributo molto notevole, che aiuterà entrambi ad alleviare le difficoltà e risollevare la pressione delle finanze dell'attuale governo di transizione". Inoltre ha aggiunto: "stiamo guardando molto attentamente agli sviluppi politici nei territori palestinesi. L’aiuto che possiamo dare ai Palestinesi in avvenire dipenderà in larga misura dalle decisioni che saranno prese dal governo recentemente eletto; se i membri sosterranno la non violenza, riconosceranno Israele e metteranno in pratica gli accordi attuali."
Il pacchetto di aiuti di 120 milioni di euro ha tre componenti, con la quantità di soldi che dovrebbero soddisfare le esigenze di base della popolazione: 40 milioni contribuiscono alla fornitura di servizi pubblici essenziali, in particolare energia ed elettricità. La Commissione pagherà direttamente i fornitori, sulla base delle fatture che saranno convalidate da una ditta internazionale. È previsto che l'importo totale sia sborsato completamente nelle prossime settimane. Per i servizi di formazione e di salute sono previsti 64 milioni di euro. Il supporto, come negli anni precedenti, sarà elargito attraverso l’UNRWA, che fornisce i servizi sociali essenziali ai Palestinesi più bisognosi. Questi fondi monetari saranno liquidati immediatamente. La Commissione Europea sta sostenendo un rilascio parziale dei fondi monetari presso il fondo fiduciario per le riforme della Banca mondiale. La Commissione è pronta stanziare la metà dei soldi che ha nel fondo monetario che ammonta a 17.5 milioni di euro.
Il 30 gennaio, il quartetto composto da EU, USA, UN e Russia "ha espresso preoccupazione riguardo la situazione fiscale dell'autorità palestinese ed ha sollecitato le misure per facilitare il lavoro dell'attuale governo di transizione per le finanze pubbliche, considerando i segni di riferimento fiscali di riforma e di responsabilità". L'autorità palestinese non può attualmente equilibrare i relativi redditi, senza aiuto della parte esterna. La banca mondiale valuta che quasi la metà (43%) della popolazione palestinese vive sotto la linea di povertà con 15% della popolazione classificata tra coloro che vivono nell’assoluta povertà.

Clara Salpietro