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Beni Culturali - Storia Curiosità Miti e Leggende
INDICEsommario




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Chiesa di Santa Maria in Cappella
e Museo
vicolo di Santa Maria in Cappella 6
Roma

Orario:
dalle 9.00 alle 18.00
esclusi 1 gennaio, Pasqua,
1 maggio,15 agosto, Natale

Informazioni:
tel. 06/5803737

Associazione

Sito Chiesa 060608

Sito Museo 060608

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Una chiesetta di Trastevere

E' stata da poco riaperta, insieme ad un piccolo ma interessante museo, la chiesa di Santa Maria in Cappella sita in un angolo appartato del Trastevere nelle vicinanze dell'Ospizio di San Michele e della chiesa di Santa Cecilia. Dell'edificio abbiamo la lapide con l'iscrizione che ne ricorda la consacrazione avvenuta alla fine dell'XI secolo, poche sono le notizie successive e molto distanziate fra loro, fu sede di confraternite e di un ospizio per l'accoglienza di pellegrini e malati.
Continuò a mantenere tale destinazione anche quando, nel 1653, Papa Innocenzo X Pamphilj cedette chiesa, terreni ed edifici circostanti alla cognata Olimpia Maidalchini, più nota come Donna Olimpia, che creò un bellissimo giardino allietato da statue e fontane e potenziò l'assistenza ai poveri.
Dopo un lungo periodo di decadenza l'intero complesso, a metà '800, fu fatto ristrutturare dal principe Filippo Andrea V Pamphilj attraverso l'opera dell'architetto Andrea Busiri Vici che costruì un ospizio ancor oggi funzionante con il nome Casa di Riposo Santa Francesca Romana; il riferimento alla Santa è dovuto al fatto che per molto tempo la chiesa fu affidata alle Oblate di Tor de' Specchi; la chiesa assunse un aspetto, in facciata e nell'interno, di tipo goticheggiate di gran moda nel secondo '800.
Attraverso l'opera congiunta del Trust Floridi Doria Pamphilj, della Fondazione Santa Francesca Romana e dell'associazione culturale Artesia è stato allestito nei locali attigui alla chiesa un piccolo museo che accoglie alcuni pregevoli reperti provenienti dall'edificio sacro e dalle sue varie fasi evolutive.Si inizia con l'epigrafe di consacrazione della chiesa “que appellatur de pinea” per passare ad una protome leonina, resto di una sedia episcopale, e ad un bellissimo altarolo medioevale, con un bassorilievo dell'Agnus Dei, dedicato nel 1113 da Papa Pasquale II.
Degna di nota è una piacevole composizione, forse ottocentesca, ottenuta assemblando un' acquasantiera, un leone stiloforo ed un capitello, tutti di diversa provenienza,; alcune vetrine contengono frammenti ceramici di varie epoche e contenitori di reliquie ritrovati nell'altarolo, tra loro spicca una cassetta in piombo risalente all'inizio del XII secolo; altre contengono arredi liturgici per lo più risalenti al XIX secolo come resti di vetrate in stile neogotico appartenenti al restauro ottocentesco della chiesa.
Anche questa è visitabile anche se è praticamente priva di arredamento; spiccano le antiche colonne di spoglio e, nell'abside, resti della decorazione pittorica dell''epoca del Busiri Vici. Nelle navate laterali sono ancora in corso scavi archeologici tesi a raccogliere nuovi dati sulle vicende della zona. L'area verde centrale, ben tenuta, è visitabile anche se lontana dal ricordare il “giardino delle delizie” di Donna Olimpia. Nulla di eccezionale ma la visita al complesso di Santa Maria in Cappella è molto gradevole e permette di apprezzare un remoto angolo di Roma largamente ignorato dai più.

Roberto Filippi