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Beni Culturali - Storia Curiosità Miti e Leggende
INDICEsommario




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Chiesa di San Benedetto in Piscinula
piazza in Piscinula, 40
Roma

Informazioni:
tel. 06/58331609

Sito chiesa

Sito 060608

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San Benedetto a Trastevere

Percorrendo il lungotevere dal lato di Trastevere, all'altezza dell'Isola Tiberina, si apre uno slargo risultante dalle demolizioni di fine '800 per i muraglioni, piazza in Piscinula così chiamata sin dal Medioevo forse per la presenza di resti di impianti termali romani.
In fondo alla piazza si intravede la dimessa facciata di una chiesetta affiancata da un piccolo campanile a due piani con bifore; la facciata è una modesta opera ottocentesca di Pietro Camporese il Giovane mentre il campanile risale alla prima metà del XII secolo ed ospita due antiche campane. Secondo la tradizione la chiesa, intitolata a San Benedetto, sarebbe stata costruita su una casa di proprietà degli Anici, nobile famiglia senatoria degli ultimi secoli dell'impero romano a cui sarebbe appartenuto il santo, fondatore del monachesimo occidentale e vissuto tra la fine del V secolo e la metà del VI d C..
In realtà le prime fonti che potrebbero riguardare l'edificio risalgono all'XI o XII secolo mentre la prima menzione certa risale al 1192 in una citazione nel Librum Censuum di Cencio Camerario, una sorta di catalogo delle chiese romane dell'epoca. Successivamente la chiesa subì restauri di ogni genere intervallati da periodi di grave decadenza, fu parrocchia per secoli fino al 1824 e fu infine restaurata e dotata di nuova facciata nel 1844 a cura della famiglia Massimo.
Gli ultimi interventi risalgono agli anni Trenta del '900, attualmente la chiesa è affidata ad una associazione cattolica, gli Araldi del Vangelo.
La chiesa è preceduta da un atrio, originariamente il nartece, e contiene lapidi e resti di affreschi medioevali, a sinistra si accede ad una cappellina dedicata alla Madonna che la tradizione dice essere la cella di San Benedetto contenente un affresco con Madonna con Bambino del XIII secolo trasportato su tela e molto ridipinto.
L'interno della chiesa non ha un aspetto regolare in quanto l'edificio è stato condizionato dalla preesistente cappellina, ha tre navate divise da otto colonne di spoglio di vario tipo e materiale e un magnifico pavimento cosmatesco; pochi gli altari e diversi affreschi e quadri di varie epoche quasi tutti anonimi; nell'abside si eleva un monumento sepolcrale del primo '700 di un rettore della chiesa.
L'insieme non comprende opere d'arte di particolare significato data l'anonimità ed in genere il non buono stato di conservazione ma ha una grande suggestione per l'aspetto austero, modesto, visibilmente antico e carico di storia.

Roberto Filippi