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2005

Bordline - Riflessioni
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Sommario


LE RIFLESSIONI DI MARCO






 

OCCHIO A TATJANA!

Leggo oggi che il governo della Bielorussia intende frenare l’emorragia di belle ragazze dalla patria: tutte quelle giovani donne che espatriano come fotomodelle, atlete, mogli, amanti e altro, d’ora in poi saranno soggette a limitazioni o tassazioni che riducano l’esodo. E’ una misura protezionistica che da un lato attribuisce un grande valore alla bellezza delle donne locali (in effetti uno stupendo mix di Slavia e Baltico), dall’altro riporta la memoria indietro, ai tempi del comunismo: ricordo bene che se all’epoca uno straniero voleva sposare una ragazza ungherese laureata e portarla a vivere in Italia, doveva pagare al governo ungherese la cifra totale stanziata per la sua formazione universitaria. Ma tant’è: oggi sono almeno 30.000 gli uomini italiani che hanno la moglie o l’amichetta dell’Est, in genere donne tradizionali e lavoratrici. Come ci si conosce? Di solito attraverso un’agenzia, seria o meno seria. Io di agenzie matrimoniali dell’Est mi ero già occupato a suo tempo (mio è Strani Amori, un libretto della collana Millelire di Stampa Alternativa), ma naturalmente ora con Internet il mercato matrimoniale internazionale si è velocizzato. Ma con qualche effetto collaterale.

Andate su un motore di ricerca - io uso sempre l’ottimo www.teoma.com - e provate a digitare la frase “Russian scammers” (truffatrici). Vi si aprirà un mondo che neanche immaginavate: esistono siti che controllano e denunciano pubblicamente le false agenzie matrimoniali e le belle scroccone dagli occhi verdi. A giudicare dal numero di siti e di segnalazioni, si tratta di un’industria pesante, ben oliata ma basata su alcuni meccanismi molto semplici. Il primo dei quali è far pagare salata non tanto l’iscrizione, quanto una serie di servizi di cui il cliente di rado conosce il comune tariffario: le traduzioni della corrispondenza, il visto d’ambasciata, le traduzioni giurate dei documenti legali, un eventuale interprete o angelo custode all’arrivo in aeroporto. Esiste la possibilità di confrontare le tariffe attraverso forum e siti di incontro (p.es. www.pietroburgo.it), ma spesso chi si rivolge ad una agenzia matrimoniale è sprovveduto o non naviga in rete. L’altro livello – e qui inizia la truffa vera e propria – è quello di farsi pagare per entrare in contatto con ragazze che non esistono o che – magari già sposate - sono disponibili per pochi soldi a rispondere alle lettere di più clienti, salvo mollarli dopo due o tre mesi dicendo che hanno trovato un altro o preferiscono sposare un paesano. Spesso le stesse lettere sono modelli già pronti (nei siti antitruffa ve n’è un campionario), ma chiunque abbia una certa pratica può mantenere la corrispondenza con l’estero. Io stesso ho scoperto che un’amica ucraina si era messa d’accordo con altre due amiche: si dividevano il computer dell’ufficio e, insieme a quello, il traffico di email con gli uomini che scrivevano. Quando una aveva troppo da fare o si era sistemata, allora passava la posta all’amica. Tanto, per noi che scrivevamo, quelle donne erano a dir poco virtuali. Anche le foto spesso non sono vere: a scorrere i siti delle agenzie dell’Est, si direbbe che certe ragazze abbiano poche foto e troppi nomi. E sono sempre sole.

Ma il record della “sòla” non lo detengono le agenzie, ma alcune ragazze che agiscono in proprio, artigianalmente. Sono donne vere, ti danno anche il telefono, ti sussurrano parole d’amore… e si fanno pagare in anticipo il viaggio in Italia. Una volta che hai spedito i soldi per visto e biglietto aereo, non le vedrai mai più. L’altra variante è vecchia quanto il cucco: servono i soldi per la madre malata o per l’operazione della figlia. Sono truffe che esistevano anche prima dell’internet, ma ora si sono velocizzate. Ma ammettiamo anche che questa bella ragazza venga davvero in Italia a farsi questo bello stage: se si fa offrire tutto, se non bada a spese (altrui), se non prende impegni per il futuro, è bene pensarci due volte. Il vero problema è che troppi uomini si fidano di sconosciute avventuriere. In ogni caso nei siti antitruffa sono pubblicate anche le foto segnaletiche, i vari nomi e le procedure tattiche di queste simpatiche ragazze. Un consiglio personale? Quando siete in dubbio, fatevi un viaggetto e andate a trovarle sul posto: conoscerete i suoi amici, i suoi genitori, vedrete bei posti, valuterete la situazione. Sempre che Tatjana esista.

Marco Pasquali
3 febbraio 2005