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oltre l'arte n. 2
maggio - agosto 2001
Beni Culturali - Restauri
bordline contemporanea beni culturali



Sommario

Restauti




Roma
San Pancrazio fuori le Mura






UNA CHIESA DIMENTICATA

Come spesso succede gli avvenimenti fanno notizia quando sono spiacevoli; uno di questi è il crollo di parte del tetto della navata sinistra della Basilica di S. Pancrazio. Il tetto era stato restaurato una decina di anni fa nel corso di interminabili lavori di sistemazione della chiesa e non si sa ancora quali siano state le cause del crollo.
Si è parlato di lavori malfatti ma Sgarbi, sottosegretario ai Beni Culturali, nel corso di un sopralluogo ha parlato di opere eseguite con cura attribuendo il sinistro a eventi imponderabili o ad un intervento di insetti xilofagi. Comunque è già al lavoro una commissione ministeriale e sono stati stanziati 150 milioni per interventi urgenti di consolidamento e restauro in aggiunta ai fondi ordinari. La Basilica di S. Pancrazio è un illustre e antico monumento poco noto perché fuori mano e privo di opere d'arte di particolare valore ma carico di storia.
In origine sulla via Aurelia si trovava una catacomba, ancora accessibile, nella quale fu sepolto il martire Pancrazio, un giovane di quattordici anni, che secondo la sua "passio" al cospetto di Diocleziano inveì contro gli dei tenendo testa alle accuse dell'imperatore.
Divenne il santo tutore della verità e acquistò grande fama nel V secolo allorché papa Simmaco costruì sul sepolcro del martire la primitiva chiesa.
Nel 625 papa Onorio la ricostruì nelle forme che attualmente mantiene; fu monastero benedettino fino al '400 poi fu affidata ad altri ordini e nel primo '600 ai Carmelitani che tuttora la officiano.
Fu devastata a fine '700 dalle truppe napoleoniche e bombardata nel 1849 durante la Repubblica Romana. Nel '600 il cardinal De Torres costruì il soffitto ligneo e a metà secolo risalgono i grandi quadri a stucco e un grande fregio a festoni e puttini che Sgarbi attribuisce al Duquesnoy. Altra opera d'arte è una tela di Palma il Giovane.
E' molto interessante seguire il perimetro della chiesa osservando le murature del VII secolo; qua e là resti medioevali dell'arredo basilicale smontato e parzialmente distrutto durante il restauro secentesco che tolse anche le colonne delle navate sostituendole con pilastri.
E' auspicabile che un sollecito e accurato restauro riporti la Basilica allo stato originario restituendo la parrocchia ai suoi fedeli e il monumento ai cultori d'arte.

Roberto Filippi