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oltre l'arte n. 0
settembre - dicembre 2000
Beni Culturali - Musei
bordline contemporanea beni culturali


Crypta Balbi, Ara funeraria du Lucius Aufidius Aprilis Corianrthiarius de Theatro Balbi

Crypta Balbi, Ampolla da pellegrino in ceramica decorata a matrice con la fuga in Egitto e con Cristo che entra in Gerusalemme VI-VII sec. d.C.

Roma
 Museo Nazionale Romano-Crypta Balbi
via delle Botteghe Oscure, 31
Tel. 06/4815576 - 06/39749907
Musei Capitolini
piazza del Campidoglio
Tel. 06/39746221
Direzione museo  06/6710.2475


Palazzo dei Conservatori - Sala dei Trionfi, Bruto capitolino, IV-III sec. a.C.

UN MUSEO PER SCOPRIRE UNA ROMA SENZA EPOCHE OSCURE

Inaugurato ai primi di aprile, il Museo Altomedioevale di Roma è figlio dell'archeologia urbana, preceduto in questa "visione" stratigrafica della storia solo dal Palazzo Altemps nell'ambito museale, ed è ultimo dei luoghi che compongono il sistema espositivo del Museo Nazionale Romano. Il Museo, che vive della storia del Teatro e della Crypta di Balbo, su quale in parte sorge, è operante in un organismo vivente qual è la città, per raccogliere non solo i materiali inerenti al luogo ma anche per dare ospitalità a tutti quei reperti, soprattutto affreschi, provenienti da chiese ed edifici sacrificati alla modernità.
Un museo testimone di una Roma che non finisce con i Cesari, per poi rinascere nel Cinquecento, ma che è sempre stata viva, come l'area del Campo Marzio dimostra con il suo fiorente commercio e le attività caritatevoli del Medioevo. La città vive e prospera come testimoniano i ricchi deposito archeologico dell'Esedra della Crypta, con i materiali e attrezzi di lavorazione pertinenti ad un officina di VII secolo, portati alla luce. Ciò ha consentito di illuminare, per la prima volta, gli aspetti della Roma produttrice e distributrice di manufatti di lusso con diffusione in tutta Europa. Tali materiali rappresentano anche oggetto di scambio con le derrate e le merci che ancora nel VII secolo giungevano a Roma da tutto il Mediterraneo e dal Mar Nero: il deposito della Crypta, il più consistente noto fino ad oggi, ha infatti restituito una amplissima tipologia di vasellame da mensa, da cucina e da trasporto, vetri, monete etc.
Accanto ai materiali della Crypta sono esposti quelli provenienti da altri scavi urbani degli ultimi vent'anni, e i materiali dalle collezioni storiche dei musei romani. Attraverso questi reperti si è potuta raccontare l'evoluzione della città tra il V e il X secolo illustrando aspetti della Roma tardo-antica, della Roma bizantina, del governo dei papi, dei Fori nell'alto medioevo.

Da un museo che nasce su edifici di diverse epoche ai Musei Capitolini che tornano a rivivere dopo i lavori di ristrutturazione e che segue, a pochi mesi, la riapertura della Pinacoteca Capitolina. Il risultato è un percorso museale molto articolato, più esteso di quello precedente, con nuovi spazi espositivi e la riapertura delle sezioni chiuse, oltre ad una serie di servizi per rendere più confortevole la visita.
Per i "nuovi" Musei Capitolini è stata realizzata la grande aula vetrata nel Giardino Romano, destinata ad ospitare la statua equestre di Marco Aurelio e gli altri grandi bronzi capitolini. Nelle sale attigue trovano nuova collocazione i complessi decorativi degli horti romani.
Una modifica del progetto originario si è resa necessaria per l'area del Museo Nuovo, al piano terreno del Palazzo Caffarelli, per la notevole estensione dei resti delle strutture di fondazione del tempio di Giove Capitolino messe in luce nel corso dei lavori, che saranno lasciate in vista con un adeguato corredo illustrativo.
Una importante novità è rappresentata dall'inserimento nell'itinerario espositivo della Galleria di Congiunzione, percorso sotterraneo di collegamento tra i tre palazzi che delimitano la piazza del Campidoglio. La collezione epigrafica capitolina sarà visibile in questi ambienti, accanto ai resti delle case romane di età imperiale scoperti sotto la piazza.
Da qui si potrà raggiungere anche il Tabularium, l'antico archivio pubblico romano sulle cui strutture poggia il Palazzo Senatorio, recentemente oggetto di un accurato restauro; si potrà ammirare dal suo interno il tempio di Veiove, con la colossale statua marmorea del dio, e sarà resa accessibile la galleria che si affaccia sul Foro Romano.

Gianleonardo Latini
da ORIZZONTI