ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 2
maggio - agosto 2001

Beni Culturali - Mostre
beni culturali bordline contemporanea




TESORI NASCOSTI
Sedici collezioni private mostrano i loro capolavori

Dal 25 maggio al 8 luglio 2001

Roma
Museo del Corso - Caveau
Via del Corso, 320

Orario:
tutti i giorni 10 - 20. Lunedì chiuso

Biglietto:
Lit. 8.000 intero; Lit. 6.000 ridotto

Catalogo: Charta


Informazioni: tel. 06/6786209
www.museodelcorso.it

OGNI OCCASIONE È BUONA

Ogni occasione è buona per una mostra; non sempre, da parte di chi organizza, viene scelto un criterio specifico, un taglio particolare con il quale finalizzare un principio estetico, legato a un preciso progetto culturale. L'esibizione vive di una sua luce propria, si presenta con docilità disarmante, pronta a catturare l'interesse di un pubblico eterogeneo sempre più frastornato dalle proposte correnti ed ansioso di partecipare all'evento: sia quello che sia. Ci si perdoni questa piccola digressione all'esordio, funzionale agli esiti della mostra organizzata nel caveau del Museo del Corso. Il titolo, peraltro,già significativo, chiarisce l'obiettivo degli organizzatori: rendere fruibile al grande pubblico materiali (inediti?) appartenenti a ricche collezioni private; ecco il perché della scelta del luogo espositivo, un caveau, accessibile ma non troppo.
Il visitatore avrà l'opportunità di fare la conoscenza con opere, alcune significative, appartenenti ad artisti che hanno segnato e disegnato la storia della avanguardie del Novecento. Da Burri a Fontana, da Yves Klein a Kosuth, da Kounellis a Warhol, allo stesso Magritte, che sta vivendo attualmente un rinnovato momento di gloria grazie alla retrospettiva a lui dedicata. Il limite, se vogliamo, è quello che avevamo enunciato all'inizio, pochi sono i nessi che collegano le opere esposte; una antologia nascosta che intende divulgare la storia dell'arte contemporanea e l'estetica progettuale di alcuni artisti di frontiera, non sempre coerente e intelligibile perché poco supportata da un apparato introspettivo organicamente storicizzato. Si è viceversa, posto l'accento sulla capacità della città di Roma, dei suoi collezionisti, di proporsi a livello internazionale, di interagire, sia pur casualmente, con istituzioni preposte alla conservazione, tutela e conoscenza del ricco patrimonio artistico; istituzioni museali e organismi culturali non sempre tempestivi e lungimiranti nella scelta e nell'acquisto di opere che documentino "in tempo reale" l'evolversi magmatico del linguaggio artistico che ha bisogno di altri tempi, di ritmi diversi, di intuito e di grande professionalità (purtroppo sempre più latitante, o troppo nascosta), come nel caveau.

Roberto Cristini