ex-@rt magazine 
oltre l'arte
2009

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




HIROSHIGE
Il maestro della natura
Dal 17 marzo al 7 giugno 2008

Roma
Museo Fondazione Roma
via del Corso 320

Orario:
tutti i giorni
dalle 10 alle 20
lunedì chiuso

Ingresso:
intero: € 9,00
ridotto € 7,00
scuole: € 4,00
Acquisto biglietti on line www.vivaticket.it

Informazioni e prevendita:
Tel 899.666.805 (servizio a pagamento)
Tel 06/6786209
www.fondazioneroma.it


 


 

PITTURE DI PESCO

Quando ci immaginiamo il Giappone della tradizione, quello per intenderci antecedente al repertorio dei cartoni animati, abbiamo una visione di paesaggi ampi dominati da montagne che si stagliano su limpidi orizzonti, fiumi e laghi dei gorghi ritmici, mari con onde spumeggianti a formare merletti, rami di pesco, uccelli acquatici, lampade di carta ed esili figure femminili in ricchi chimono. Insomma il repertorio al quale fa eco il coro a bocca chiusa della Madama Butterfly. Ma da dove vengono tutti questi repertori? Ebbene ci vengono proprio dalle stampe, quelle stesse stampe che giravano per la Parigi del Post Impressionismo a sedurre artisti come Van Gogh. Uno dei più celebri incisori giapponesi è proprio Utagawa Hiroshige (1797-1858), del quale circa 200 opere sono in mostra al Museo Fondazione Roma, provenienti dalla Honolulu Accademy of Arts.
Hiroshige, il cui nome vero era Tokutaro, proveniva da una famiglia di samurai di basso rango. Iniziò a 9 anni a studiare pittura per entrare a 13 anni nella bottega di Utagawa Toyohiro che gli dette il suo nome. E’ qui che l’artista perfezionò l’arte della xilografia fino a diventare uno dei più bravi disegnatori di stampe della sua epoca. La realizzazione della stampa non era un lavoro individuale, ma coinvolgeva chi disegnava, incideva della matrice di legno, stampava e in fine l’editore che metteva il capitale e dava le direttive sui soggetti e sul numero delle copie.
Hiroshige divenne celebre soprattutto con le 53 stampe relative dalle stazioni di posta sulla via Tokaido, una delle strade principali che congiungevano Edo (l’odierna Tokio) a Kioto. Sembra che Hiroshige abbia realizzato più di 4000 stampe e le illustrazioni per molti libri. Le 200 in esposizione ci offrono sicuramente un’idea del suo lavoro. Intanto è particolarmente felice la sua resa degli elementi atmosferici, della pioggia e della neve in particolare, in cui l’elemento fantastico (il tratto per rendere la pioggia ed il pallino per rendere la neve) riesce ad assumere quasi connotati realistici. Bellissime le serie con uccelli, pesci ed animali in cui, oltre alla resa analitica del soggetto principale, grande importanza assumono, nell’economia compositiva, gli elementi correlati, dai fiori al sole alle onde, in una impaginazione grafica originale ed elegantissima. Colpisce la piccola serie degli animali, tra i quali una coppia di conigli e una rana, in cui emerge una sorta di attenzione psicologica che trasforma il soggetto in personaggio, anticipando proprio tante soluzioni fumettistiche.
Particolarmente curato è l’allestimento della mostra (Cesare Mari Panstudio, Bologna), con ricostruzione di giardini (anche se con piante in tessuto per ovvi motivi di illuminazione), ante scorrevoli a pannelli di carta di riso dietro le quali si intravedono silhouette di geisha, suoni diffusi di canti d’uccelli… insomma un repertorio teatrale comunque efficace. In un ambiente sono anche riprodotti i due dipinti che van Gogh realizzò ispirandosi a due stampe di Hiroshige, che sono esposte in mostra. Importante è l’attività proposta per i piccoli visitatori, con percorsi ed audioguide a loro destinati. Un filmato illustra la tecnica della xilografia.
La mostra, a cura di Gian Carlo Calza, con il coordinamento scientifico di The International Hokusai Research Centre. è promossa dalla Fondazione Roma, presieduta da Emmanuele Francesco Maria Emanuele, e prodotta in collaborazione con Artemisia.

Stefania Severi


 

info@ex-art.it