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oltre l'arte
2006

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




CARLO BARBASETTI DI PRUN
La passione della ceramica
Dal 3 al 21 maggio 2006

Roma
Palazzo Venezia
via del Plebiscito 118

Dal 4 al 21 maggio 2006

Orario:
dal martedì alla domenica
dalle 9.00 alle 19.00

Ingresso:
4 Euro
compresa la visita al Museo

Informazioni:
Tel. 06/69994319



 

LA CERAMICA DI PRUM

Barbasetti di Prun è un cognome che stupisce il comune signor Rossi e, secondo un archetipo forse un po’ datato, gli evoca castelli e carrozze, ritratti di famiglia ed uniformi scintillanti. Nel caso di Carlo Barbasetti di Prun siamo perfettamente nel vero, si tratta di un membro di una famiglia nobile, figlio di un generale comandante in Africa Settentrionale durante la 2° Guerra Mondiale, anch’egli ufficiale di carriera distintosi per coraggio e capacità in guerra e in pace. Ma aveva un hobby del tutto inconsueto per una persona della sua classe sociale e della sua attività, aveva la passione per la ceramica.
Nato nel 1914, coinvolto in guerra e dopo in continui spostamenti in Italia e all’estero per incarichi legati alla sua professione cominciò nel primo dopoguerra ad avvicinarsi al mondo della ceramica acquisendo perfettamente la tecnica e mostrando grande maestria e vivace capacità inventiva. Entrò in contatto con artisti allora presenti nell’ambiente intellettuale romano quali Duilio Cambellotti, Ercole Drei e Pericle Fazzini che lo ispirarono e lo arricchirono permettendogli di divenire nei primi anni Cinquanta del ‘900 un originale interprete della ceramistica italiana e un affermato protagonista dell’arte nell’epoca della Dolce Vita. Si specializzò in oggettistica per la casa e in vasellame come piatti, ciotole, ceramiche gioiello, figure per presepio. Parte della sua produzione è esposta a Palazzo Venezia in una mostra sponsorizzata dagli Amici della Ceramica a dalla Sezione Ceramica del Museo Nazionale nell’intento di promuovere la conoscenza della ceramica d’autore.
La mostra ripercorre l’opera del nobile guerriero, ceramista per diletto ma estremamente capace, dotato di squisita sensibilità e di grande tecnica. Peccato che la morte in età ancor giovanile gli abbia impedito di continuare a dedicarsi alla sua arte.

Roberto Filippi