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oltre l'arte n. 3
settembre - dicembre 2001
Beni Culturali - Libri Saggistica
bordline contemporanea beni culturali




INTRODUZIONE AL TERRORISMO CONTEMPORANEO:
Metodi operativi, matrici ideologiche, protagonisti
di Vittorfranco Pisano

Edizione:
Sallustiana, Roma, 1998

165 p., 20 cm.

ISBN 88.87351.02.3

Prezzo:
Lit. 24.000

COME CAMBIA IL TERRORISMO

Questo sintetico saggio è apparso tre anni fa, ma per ovvii motivi torna questi giorni in libreria. L'autore (1943) è uno specialista: già colonnello della U.S. Military Police, insegna Relazioni internazionali presso la Troy State University (USA) e la John Cabot University di Roma. E' stato consulente della Sottocommissione per la sicurezza e il terrorismo del Senato degli Stati Uniti; docente presso il Defense Intelligence College di Washington; consigliere per gli Affari internazionali del Comandante in Capo di AFSOUTH e consigliere presso il Nato Defense College a Roma. Ha scritto inoltre numerose opere monografiche sul tema del terrorismo e della sicurezza e collabora con numerose riviste specializzate.
In poco più di 160 pagine, sistematiche e razionali, del terrorismo è detto quasi tutto. Dopo la sua definizione (tutt'altro che univoca nel diritto internazionale), se ne affrontano la ricostruzione storica recente, i suoi legami ideologici con la teoria della guerra rivoluzionaria, la distinzione fra terrorismo interno ed internazionale, fra terrorismo c.d. dal basso e terrorismo di Stato; infine, si analizzano le condizioni interne ed ambientali perché esso si sviluppi.
Nel secondo capitolo, del terrorismo sono analizzati gli aspetti strutturali e operativi. E qui una prima conclusione: prescindendo da alcuni elementi funzionali (strutture cellulari, segretezza, compartimentazione dei livelli, uso della violenza per fini politici), non esiste un modello univoco. Inoltre, se è vero che da sola l'attività informativa non può arrivare in ogni luogo, ancor maggiore è il pericolo di combattere il terrorismo basandosi su informazioni superficiali, errore che sembra molto frequente.
L'autore ritiene che affrontare il terrorismo richieda una forte attività di Intelligence e uomini molto addestrati, mentre non ritiene sempre elevate le competenze militari di un terrorista: colpire obiettivi poco protetti, maneggiare esplosivi e parcheggiare autobombe non richiede un addestramento avanzato. Tuttavia il recente attacco a New York suggerisce di rivedere questa tesi. Viceversa l'organizzazione terroristica - poiché clandestina - è complessa e richiede capacità spesso non comuni, più fondi cospicui.
Altro punto interessante: la doppia organizzazione, in altre parole il gioco ambiguo quanto dialetticamente ben diviso fra un movimento terroristico e la sua componente legale o persino parlamentare (IRA/Sinn Fein, ETA/Ey). Dinamica che può anche comporsi con il ruolo anch'esso ambiguo dei c.d. stati sostenitori, entità statali che - pur senza ammetterlo mai per paura di pesanti rappresaglie - del terrorismo fanno un cinico uso strumentale per fini di politica estera.
Sulla base di precisi criteri di monitoraggio e l'analisi di fonti attendibili (alcune certamente riservate), vengono poi sistematicamente analizzati tutti i gruppi terroristici considerati significativi negli ultimi anni. Si tratta di uno schedario internazionale aggiornato a tre anni fa, conciso e sistematico. Certo, visti i fatti recenti, che hanno proiettato il terrorismo in una dimensione nuova, si auspica un aggiornamento dei dati.
Sui metodi per combattere il terrorismo, l'Autore infine non ha dubbi: prescindendo dalla rimozione delle cause sociali, politiche o religiose che lo hanno inizialmente favorito, serve sempre - pur nei limiti operativi - una sistematica azione di Intelligence unita a idee chiare e uomini assai ben addestrati e ben comandati. Infine, non è mai produttivo procedere su un doppio binario: rigore formale da una parte, ma cedimenti sotterranei e patti informali dall'altro. Ma qui si sconfina necessariamente nell'analisi politica dell'antiterrorismo.

Marco Pasquali