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oltre l'arte n. 5
maggio - luglio 2002

Beni Culturali - Libri d'Arte
bordline contemporanea beni culturali




LA CATTEDRALE DI SPOLETO
Storia Arte Conservazione


Promotore e sponsor:
Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto

Curatori:
Giordana Benazzi, storico dell'arte alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio Storico, Artistico e Demoantropologico dell'Umbria;
Giovanni Carbonara, docente all'Università "La Sapienza" di Roma

Casa Editrice

Federico Motta Editore, Milano




UNA CATTEDRALE A SPOLETO

La città di Spoleto è una delle più interessanti dell'Umbria, pur tanto ricca di luoghi prestigiosi. Centro abitato degli Umbri, divenne nel 241 a.C. colonia romana trasformandosi poi in epoca imperiale in un ricco e fiorente municipio di cui restano numerose tracce: l'Arco di Druso, l'Anfiteatro, il Ponte Sanguinario. Nel medioevo fu sede di un potente ducato longobardo molto più esteso dell'attuale Umbria e nel XII secolo entrò a far parte dello Stato della Chiesa rimanendovi fino al 1860, pur mantenendo fino a tutto il '500 una larga autonomia che la spinse a guerre con altri Comuni umbri e a lotte intestine tra guelfi e ghibellini. Nella città ci sono moltissimi edifici di pregio, religiosi e civili, tra i quali possiamo ricordare la Rocca, fatta costruire dal Cardinale Albornoz nella metà del '300, il ciclopico Ponte delle Torri lungo 230 metri con dieci arcate del XIV secolo, la chiesa di San Pietro con la facciata adorna di bassorilievi romanici, quelle di San Gregorio Maggiore, di San Salvatore, di Santa Eufemia; ma su tutti gli edifici spicca la Cattedrale, il maggior monumento cittadino, eretta in forme romaniche poco dopo il Mille e ristrutturata nel '600, con una maestosa facciata adorna di rosoni e di arcate ogivali cieche e con un grande mosaico bizantineggiante del 1207 con Cristo tra la Vergine e San Giovanni; è preceduta da un armonioso portico rinascimentale del 1491 e affiancata da un poderoso campanile del XII secolo. Anche questo edificio è stato danneggiato dal terremoto del 1997 e sono stati effettuati lavori di consolidamento e restauro che hanno permesso ricerche e studi il cui frutto è un pregevole volume "La Cattedrale di Spoleto: Storia, Arte, Conservazione" edito a cura e spese della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.

Le ricerche e le indagini effettuate da numerosi tecnici specializzati in varie discipline si sono sviluppati in diversi campi, sia su documenti sia su murature di fondazione sia su superfici interne.
E' stata esaminata la cripta di San Primiano che svela l'esistenza di un edificio di culto preesistente, forse benedettino, e la cappella di Sant'Anna ristrutturata a fine '500 che conserva affreschi del '3/400 con pavimento cosmatesco.
Resti di affreschi del tardo trecento sono stati ritrovati in controfacciata coperti da intonaci dell'epoca di Urbano VIII, metà '600. Nel volume sono anche citati i restauri compiuti negli ultimi venti anni nell'interno che è un vero scrigno d'opere d'arte di varie epoche: l'affresco di Pinturicchio con Madonna e Santi, i bellissimi affreschi dell'abside, con storie della Vergine, di Filippo Lippi del 1467, la Cappella Eroli, il Crocefisso di Alberto Sotio, la tomba di Filippo Lippi disegnata dal figlio Filippino. Un insieme eterogeneo e nonostante tutto di grande bellezza e armonia documentato perfettamente dalla ricchissima campagna fotografica svolta in occasione dei restauri. Un volume, con splendida veste grafica, di grande utilità per gli studiosi e gli addetti ai lavori ma anche di piacevole lettura per il comune amatore dell'arte.
Si consiglia comunque di vedere di persona la Cattedrale insieme alla città di Spoleto, dove oltretutto la cucina è ottima.

Roberto Filippi