ex-@rt magazine 
oltre l'arte

Beni Culturali - Libri Non Solo Narrativa
bordline  beni culturali


sommario

INDICE

Libri


******************



******************

I giardini di Miramare
Da parco eclettico a museo verde

Andreina Contessa
Giardini e paesaggio. I pomi delle Esperidi, 4
2025, cm 24 x 31, x-228 pp., con 202 figg. n.t. a colori. Rilegato.
ISBN: 9788822269911

******************
 

 




Miramare e i suoi giardini

Un volume appena uscito. Un ricco testo con poco più di duecentoventi pagine riccamente illustrato, la cui iconografia è tutta volta alla natura.
Sto scrivendo de ‘I giardini di Miramare. Dal parco eclettico al museo verde’ di Andreina Contessa. Ma perché l’autrice, che è anche la direttrice del Museo storico e Parco del Castello di Miramare, definisce i giardini, attorno al Castello, di natura eclettica? Lo descrive molto bene Alberta Campitelli nella prefazione.
Miramare rappresenta il progetto di un uomo, l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo, colto e appassionato. Un giardino definito eclettico ma anche cosmopolita, sperimentale, dove diverse tipologie convivono armoniosamente là dove piante autoctone affiancano quelle esotiche.

Creazione di un luogo utopico al contempo naturale, artificiale e artistico, dove stava per prendere forma un sogno di perfezione, bellezza e relazione con la natura.
Miramare si realizza nel periodo in cui l’arciduca assume il governatorato del Lombardo - Veneto (1857 – 1859). Il Castello accolse così la collezione di Massimiliano nello stesso tempo dove il giardino si perfezionava come luogo di sperimentazione botanica.
Il parco – giardino ha saputo unire una mescolanza di stili, forme e caratteri, elementi tipici dello spirito eclettico dell’Ottocento. Nei suoi ventidue ettari sposa i tratti del giardino paesistico tra sentieri curvilinei e boschi ombrosi.

Una splendida mappa degli alberi del parco di Miramare, poco dopo la metà del volume, ci racconta l’esistenza tra gli alberi anche di laghi e fontane.
Alberi che vanno dal Corbezzolo greco al Leccio trigemino, dal Cipresso di Monterey al Pino di Sabine, alla Sequoia. Un patrimonio di specie vegetali e di collezioni del sito, portate da varie parti del mondo sulla base delle scoperte scientifiche dell’epoca.
Nella zona più alta si estende un’area di arbusti e piante, vialetti serpeggianti con laghetti artificiali, gazebo e meravigliosi punti panoramici con aiuole, fontane circolari e statue classicheggianti. Un progetto questo che, sulla base dell’idea di Massimiliano, realizzò Karl Junker (1837 – 1882). Furono realizzati alcuni aspetti di ordine architettonico: oltre al Castello e al Castelletto, anche le Scuderie, la ghiacciaia, il Kafeehaus.

Il volume, edito dalla Leo S. Olschki di Firenze, racconta i risultati degli studi compiuti sul Parco di Miramare negli anni 2017 – 2025. Il testo, accompagnato da una ricca iconografia, descrive il Parco del Castello come un complesso costituito da Castello, edifici di servizio, giardini. È, dal punto di vista gestionale, un museo statale dotato di autonomia speciale come può essere Capodimonte o la Reggia di Caserta.
Si trovano anche gli strumenti che fanno da supporto della manutenzione e cura del Parco come l’anagrafe digitalizzata del patrimonio arboreo, un vivaio per l’acclimatazione dei rinnovi di vegetazione, una stazione metereologica per monitorare le piogge e i periodi di siccità.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre