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D'Arrigo, Guttuso e i miti dello Stretto
di Sergio Palumbo

Editore: Le Farfalle, 2016, p. 88
Prezzo: € 12,00

EAN: 9788898039234
ISBN: 8898039239




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I miti dello stretto

Il piccolo libro di appena ottanta pagine che Sergio Palumbo ha voluto confezionare, è una storia di mare, di pescatori e soprattutto di un’amicizia; quella di Stefano D’Arrigo autore del famoso Horcynus Orca e di Renato Guttuso.

Nelle pagine si parla di scrittura e di pittura, viene descritto il periodo nel quale Guttuso dipinse i pescatori a Scilla. Siamo tra il 1949 e il 1950. L’autore nota come fossero più evidenti gli effetti estetici di Guttuso anziché su D’Arrigo.
Il primo esegue decine di quadri e disegni, il secondo solo due articoli giornalistici.
In D’Arrigo si parla più di una suggestione in chiave neorealista con l’impronta etico vittoriniana e l’impegno ideologico gramsciano. Con il tempo il D’Arrigo dell’Horcynus si concentrerà più sulla forma.

Nell’ambito di questa amicizia, sarà evidente spessissimo la presenza di Elio Vittorini. Lo stesso scrittore di Siracusa ricambierà con stima e amicizia sia a D’Arrigo che a Guttuso, senza per questo però avere momenti di frizione.
Per mantenere fede alla lezione vittoriniana, non astrarsi dal contesto politico e sociale per divenire partecipi, gli stessi D’Arrigo e Guttuso si allontanarono fra loro.

Nell’appassionante racconto di Palumbo non c’è solo la storia della nascita del romanzo di D’Arrigo, c’è anche l’appartenenza a quella ‘Scuola di Scilla’ dove gravitarono personalità come quella di Guttuso e Mimise, di Mazzullo, del pittore scillese Giuseppe Marino e di Saro Mirabella altro pittore.
Agli amici di Messina, Guttuso scriverà un’appassionante lettera riportata nel testo. In questa lettera Guttuso afferma che non può concedersi vacanze perché, come lui stesso scrive, se uno si porta addosso delle idee, ne deve pagare l’uso! E per un artista il dovere è darne conto con le opere: ‘… Ma l’Uomo non ha altra forza che non siano i suoi pensieri, i suoi sentimenti, le sue idee…!

Un bel testo, quindi, quello che ha creato Sergio Palumbo e nel parlare di Horcynus Orca non poteva mancare il capitolo sulla storia del mito da Omero a D’Arrigo. Una storia contornata di sirene, di Scilla e Cariddi e dei vari riferimenti letterari da Virgilio a Dante Alighieri, dal Tasso al Galilei, ad Hans Christian Andersen fino a Goethe e Quasimodo.

Una raccolta viva di contenuti, di storie di un romanzo, di storie di pittori e di amicizia.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre