CONTEMPORANEA
Arte e Artisti a Roma

Sezione Arte: SCULTURA

SUSANNE KESSLER

Breve Nota Biografica

Susanne Kessler nasce a Wuppertal (Germania) nel 1955. Dal 1975 al 1983 studia pittura all’Accademia delle Belle Arti di Berlino e al Royal College of Art di Londra. Vince una borsa di studio per Parigi, i premi d’arte delle città di Goslar (Kaiserring-Stipendium) e Magonza.(Paul–Strecker-Preis) Viaggia e lavora in India (Artist in Residence of the Lalit Kala Academy), Pakistan (Artist in Residence - Goethe Institut), Africa, Guatemala, Honduras e gli Stati Uniti (Visiting Professor presso the California State University, painting department).
Realizza numerose mostre, tra cui molte personali, in Germania, Italia, Inghilterra, Francia, Danimarca, India, Pakistan, Iran e negli USA.

Vive e lavora a Roma.

www.susannekessler.de
skessler@libero.it

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Breve Nota Critica

L’ arte è possibilità della dimora

“La scultura, sarebbe il farsi-corpo di luoghi che, aprendo una contrada e custodendola, tengono raccolto intorno a se un che di libero che accorda una dimora a tutte le cose e agli uomini un abitare in mezzo alle cose” (Matin Heidegger)

Ecco l'emblema filosofico, che individua la possibilità di fondare un luogo dell’ arte non circoscritto ai generi tradizionali, non ancorato al semplice riferimento della pittura, della scultura, del disegno e della pura architettura.
Per Susanne Kessler l'opera non è il frutto di uno sconfinamento o di un intreccio linguistico, bensì il risultato di una fondazione di un diverso spazio estetico, in cui non contano soltanto i singoli lacerti linguistici, Una pulsione wagneriana ha attraversato tutte le esperienze creative delle avanguardie storiche, e anche di alcune neoavanguardie del secondo dopoguerra, circa la possibilità di un'arte capace di totalizzare dentro di se un ventaglio di linguaggi diversi tra loro e comunque intessuti in una interagenza spettacolare.

Nell'opera della artista tedesca l'arte erge una sorta di diga estetica contro l'inerzia dell'esistente o perlomeno costruisce un confine interno, percorribile in uno spazio e un tempo reali. Se generalmente l'esperienza artistica fonda una temporalità e una spazialità metaforica, indicante un periplo di pura fantasia, la costruzione di un luogo intrecciato intorno all’ uso di vari linguaggi per mette invece una possibilità di concretezza contemplativa che sostituisce il rapporto col quotidiano seppure momentaneamente.

Achille Bonito Oliva

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